SIDORELA E LAILA, l’altrove ginosino Dal Maghreb e dall’Albania due storie incredibili

Pubblicato sul Nuovo Quotidiano di Puglia Domenica 1° Maggio 2011 di Nicola Natale
GINOSA 27 APRILE 2011 CAFFE' LETTERARI GIRI D'ARTE

Per Pirandello il reale non è verosimile, e viene da credergli. Durante l’incontro “Caffè Letterari Giri D’arte” di Orizzonti 2001, l’associazione che con ogni mezzo tenta di qualificare il panorama culturale locale, spuntano due storie che hanno dell’incredibile. Quella di Sidorela e Laila, rispettivamente una giovanissima ragazza albanese ed una donna marocchina che raccontano il loro viaggio di vita, che le ha condotte a Ginosa. La prima diciassettenne, la seconda donna, sposata, con laurea in economia e commercio. La realtà dell’emigrazione è entrata nell’universo patinato dei viaggi, l’esperienza dell’altrove ha ceduto alla necessità dell’altrove. I caffè letterari propongono una lettura ad alta voce di testi che i soci hanno già apprezzato con l’intento di favorire la discussione e il contatto tra i partecipanti. E’ stata la narrazione delle due donne a donare brio alla serata ed invogliare il pubblico a concedere agli altri qualcosa di sé, parlando della propria esperienza di viaggio. L’esotico però, visto come una predilezione per ciò che è straniero, è Ginosa agli occhi di queste due donne. Con l’Italia mitizzata, finalmente abitata e conosciuta per Sidorela. Con lo stupore per la scarsissima propensione alla lettura dei ginosini, grandi o piccoli non importa per Laila Fadad. Sconvolgenti ed interessanti le storie delle due donne come lo sono sempre quelle di chi abbandona il luogo natìo per consegnarsi all’altrove. Sidorela A. fa una cronaca dettagliata e brillante, con un italiano impeccabile, del suo ricongiungimento familiare con il papà attraverso la Grecia, della lenta ascesa sociale che da un piccolo paese dell’Albania li fa comprare casa a Tirana e della sfortuna che ancora li colpisce quando una alluvione sommerge la loro casa a Marina di Ginosa. Dell’albergo che ancora li ospita fino a Maggio. Altrettanto interessante la storia di Laila Fadad che venendo a trovare il fratello, trova anche marito nell’amico presentatogli dal fratello e decide di rimanere qui, affascinata dal calore umano, dai sorrisi che dice di non aver visto a Bolzano e negli altri altrove che visitato. L’iniziativa che prosegue il 25 Maggio con “Come piante tra i sassi” al Caffè Europa ed il 29 Giugno al Bar Cococoricò con “Legal Triller” ha già avuto un appuntamento al Caggè del Borgo Antico con “Come diventare grandi” il 30 Marzo scorso. Azzeccata la scelta di svolgerla in alcuni dei tanti caffè fioriti negli ultimi 10 anni a Ginosa. Luoghi che hanno sostituito la Piazza, un tempo frequentatissima dai ginosini di ogni età e condizione sociale. Nell’incontro di mercoledì scorso (27 Aprile) organizzato il collaborazione con la libreria Maggi si è commentato il libro di Dacia Maraini con “La seduzione dell’altrove” edito da Rizzoli. Di grande fascino la storia personale della scrittrice cui si è accennato e di grande classe la descrizione dei suoi viaggi, ma mai viva, reale e vicina coma la testimonianza delle due giovani donne ormai ginosine.

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